l’ andamento delle compravendite immobiliari nel 2008 è stato differente rispetto al 2007; anzi è mutato profondamente anche nel corso dell’ anno. meglio prendere dei piccoli provvedimenti per rendere efficace la vendita del proprio bene.
il 2008 è sicuramente un anno che rimarrà per molti aspetti nella storia, vero? non c’è nemmeno bisogno di elencarne i motivi, ed analizzando come il 2008 ha segnato il settore immobiliare si può aprire un capitolo vastissimo; quello che voglio trattare in questo articolo è: cosa ha significato questo per la maggior parte delle persone? a chi è capitato, nel corso dell’ ultimo anno, di avere maggiore difficoltà a vendere una casa o un’ attività di quanta se ne aspettasse? e chi, soprattutto, all’ alba del nuovo anno, deve ancora completare la propria opera iniziata mesi fa?
È il caso di prendere qualche piccola precauzione, mettere a frutto l’ esperienza di molte persone che si trovano nella stessa condizione, e, soprattutto, “copiare” chi la propria situazione l’ ha risolta, ovvero ha venduto il proprio bene.senza voler scendere nei particolari che hanno generato a livello internazionale l’ attuale situazione, possiamo generalizzare dicendo che negli ultimi mesi c’è stata per gli istituti di credito, vero e principale “motore” dell’ economia immobiliare privata, un’ impossibilità nel reperire liquidità, determinando un’ inversione di tendenza delle banche degli ultimi mesi per la concessione dei crediti al consumo, dei leasing e, soprattutto, dei mutui per l’ acquisto. questo, insieme all’ aumento dei tassi di interesse (che ora stanno vivendo, per fortuna, un nuovo calo) ha limitato il numero e la capacità inteso come “potere d’ acquisto” degli acquirenti.
tutto questo cosa significa? in cosa si traduce? vuol dire che una coppia media di trentenni, con uno stipendio fisso di circa 1.200€ ciascuno e con 10-15.000€ in banca nel 2006 trovava le porte aperte in qualunque banca per ottenere un mutuo a tasso variabile, per 30 anni, con una rata che oscillava tra i 740€ e gli 800€ al mese per un totale di circa 180.000€. questo avrebbe consentito tranquillamente alla coppia di acquistare un appartamento di tre locali di circa 100mq con un box nelle maggior parte dei comuni italiani.
se la stessa coppia si presentasse oggi nella stessa banca troverebbe un’ accoglienza sicuramente molto diversa e, di sicuro, una minor disponibilità da parte dell’ istituto di credito che concederebbe un mutuo, sempre per 30 anni, sempre con una rata intorno agli 800€, ma per un importo complessivo intorno ai 145 – 150.000€!!
questa è la leva principale che ha azionato un volano che ha portato, complessivamente, ad un aumento di “prodotto” presente sul mercato (mediamente tra l’ 11 ed il 14% in più degli ultimi 12 mesi – fonte replat.it). quindi chi oggi vuole acquistare una casa ha più scelta e meno soldi da spendere e quindi cosa fa? cerca di scegliere con più cura, cerca con più attenzione, focalizzando la propria attenzione su quegli appartamenti che offrono un reale beneficio rispetto agli altri in vendita nello stesso quartiere o nello stesso comune.
volenti o nolenti alcuni proprietari negli ultimi mesi si sono trovati, negli ultimi mesi, a fornire inconsapevolmente ai loro acquirenti il migliore ed il più apprezzato beneficio: il risparmio! molte persone infatti, stanche di tanti mesi di visite di potenziali acquirenti poi spariti nel nulla, di telefonate a tutte le ore del giorno o, ancora peggio, vedendosi avvicinare la consegna della casa nuova acquistata in costruzione e temendo per la caparra versata hanno iniziato ad avere una atteggiamento “aggressivo”, mettendo in primo piano l’ esigenza temporale rispetto a quella economica. molte di queste persone si sono trovate a vendere quindi il proprio appartamento accettando una riduzione del prezzo; la media nazionale parla di una differenza di un -14% tra il prezzo richiesto e quello effettivamente realizzato, guarda caso la stessa riduzione che ha avuto, nel proprio potere d’ acquisto, la coppia media di cui abbiamo parlato prima.
è più giusto, a questo punto, parlare di un adeguamento dei prezzi piuttosto che riduzione. lo stesso fenomeno riguarda anche le società di costruzioni. qual’ è a questo punto il panorama che si prospetta a chi deve vendere un immobile oggi? alla luce di questa rapida analisi io credo che si debba considerare assolutamente positiva. mi spiego. ci sono due alternative: ipotizziamo di dover vendere una casa o un ristorante (la dinamica è molto simile) da 200.000€, quello che posso fare oggi è continuare per la mia strada e, probabilmente, trovarmi a fare parte della media nazionale tra 6/8 mesi e vendere, diciamo tra luglio e novembre, al 14% in meno, ovvero a 172.000€ oppure posso decidere di anticipare i tempi ed “adeguare” il prezzo del mio bene, diciamo del -7% (tutto sommato non è una percentuale molto grande, immaginate di trovare un indumento in saldo con scritto -7% sul cartellino, probabilmente non attirerebbe minimamente la vostra attenzione!!) e stabilire fin da subito il nuovo prezzo per il vostro bene a 186.000€. se comunicaste questa vostra decisione al vostro agente immobiliare o modificaste le vostre inserzioni sparse su internet e sui giornali, probabilmente avreste un impulso positivo in termini di contatti, di visite e, soprattutto, di trattative. Provare per credere.
tutto questo perché? abbiamo detto che in questo momento c’ è molta scelta di prodotti in vendita e probabilmente nel nostro quartiere ci sono altre 3 o 4 case come la nostra in vendita ed abbiamo detto anche che in questo momento chi vuole comprare una casa (ossia la persona che stiamo cercando con tutti i nostri sforzi) si guarda molto intorno finche non trova quella casa con quel plus, quel beneficio che le altre non presentano. ecco che allora probabilmente le altre 3 o 4 case del vostro quartiere resteranno a lungo in vendita per molto tempo ancora, aspettando che se ne aggiungano altre, mentre noi venderemo, probabilmente entro la fine di febbraio, magari proprio spiegando agli acquirenti cosa ci ha spinti ha prendere questa decisione (vedrete che lo apprezzeranno) perché, rispetto agli altri ci siamo adeguati al cambiamento, abbiamo saputo leggere la situazione attuale a nostro favore, esattamente come molto spesso facciamo in altri ambiti della nostra vita, ma che con più difficoltà consideriamo quando trattiamo ciò che molto spesso è il bene con più valore per noi.
Saranno uno spunto prezioso e gradito sia i vostri commenti che le vostre domande.
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