Nel precedente post ho raccontato di come l’ andamento delle trattative e delle compravendite degli ultimi mesi abbia spinto molti acquirenti a “guardarsi intorno” molto di più di quanto si facesse precedentemente… ora vediamo il rovescio della medaglia
Oggi pomeriggio ho avuto un lungo ed interessante colloquio telefonico con R., la ragazza di F., una coppia che negli ultimi mesi ho provato (work in progress) ad aiutare a trovare la “casa giusta”… abbiamo visto di tutto: il mini appartamento ipertecnologico nel maxi condominio-albergo, la cascina ristrutturata, grande che più grande non si può e col suo bel giardino, il piccolo attico con il terrazzo vista a campo aperto dal monte bianco al Resegone, il condominio dei vips con piscina, campo da tennis e portiere multilingua, l’ appartamento col maxiterrazzobarbequetipofestadellabirra, e infine lui, l’ appartamento più ammirato e desiderato del piccolo centro brianzolo, quello in stile liberty che domina da un lato la piazza della chiesa e, dall’ altro, quella del comune… risultato? “Forse ci orientiamo su un affitto!” tutto sommato è facile confondersi le idee e, continua, “in effetti a quest’ ora speravamo già di aver comprato ed ora mi sento di aver perso solo tempo”.
Non è così o meglio, può non essere così. Questa è una situazione tipica, ma può servire. Il tempo dedicato a vedere tante case può considerarsi perso se non lo si capitalizza con delle riflessioni e delle analisi attente. Vi do un piccolo e semplice esercizio, carta e penna, possibilmente due separate se siete in due e tre belle colonne: prima colonna scrivete per bene qual è il vostro obbiettivo come la volete questa casa? Cosa è assolutamente importante che abbia e cosa non vorreste mai trovare? Entro quando vorreste prepararci la vostra prima cena (la prima, tra l’ altro si sa, è una delle più emozionanti: pizza al taglio e le mani sporche di vernice)? Seconda colonna, ogni obbiettivo ha il suo scopo (?): perché è così importante per voi comprare questa casa? Volete sentirvi più sicuri? Volete costruire delle basi per il futuro? Non volete più perdere soldi? È per il vostro secondo figlio? Perché? Cosa volete raggiungere con questo acquisto? Colonna numero tre (la più bella): come vi fa sentire immaginare di vivere la risposta alle domande della seconda colonna? Mi spiego se nella colonna numero due avete scritto che volete comprare una casa per non litigare più con vostro cognato, che è il direttore della banca dove state, un po’ alla volta, perdendo tutti i vostri investimenti, descrivete come vi sentirete quando gli direte: “alla faccia tua!”, che emozione proverete?
Chiaramente mi auguro che nella terza colonna ci scriviate qualcosa di più emozionante. Ora ripensate, ad una ad una, a tutte le case che finora avete visto; focalizzatele nella vostra mente e provate ad accostare questa immagine al pensiero della terza parte dell’ esercizio, ce n’è qualcuna che si abbina bene? Probabilmente si. Ecco quella è la casa che vi farà sentire bene! E se invece il giochino non riesce con nessuna allora saprete che comunque non avete perso del tempo e dovrete continuare a cercare, prima o poi il foglietto non vi servirà più e, probabilmente, lo capirete scavalcando uno zerbino… Il petrolio è prezioso, ma si trova scavando.
E per quanto riguarda i miei cari F ed R? Cari miei ci ho pensato, di affitto non se ne parla proprio, ci vediamo settimana prossima, con calma e con un caffè in ufficio da me, carta e penna e si vedrà!
Se qualcuno vuole condividere con me (e con gli altri, dato che siete già passati di qui in una settantina nelle prime 72 ore!) il suo foglietto può inviarmelo su aciaccio@magnumgroup.it, a me farà davvero molto piacere.
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