lunedì 19 gennaio 2009
RE/MAX ITALIA: AL VIA I SALDI IMMOBILIARI 2009
sabato 17 gennaio 2009
se per sbaglio vendi un immobile invendibile…
Come può essere di vitale importanza il prezzo di commercializzazione per la conclusione felice e serena della vendita di un immobile.
In riferimento al penultimo paragrafo dell’articolo “a pensarci prima avrei venduto più in fretta”, desidero esprimere un parere più che positivo in merito a quanto ho letto poco fa. A tal proposito vi racconto la storia di un immobile in vendita da circa 3 anni (!!!!!) , tempi in cui si parlava con sbeffeggio di una “bolla immobiliare che presto o tardi doveva scoppiare” alla quale nessuno voleva proprio credere. I proprietari di questo splendido appartamento, (perchè casa nostra è casa nostra…è così anche per me) …ebbene sì, non avevano la benchè minima intenzione di considerare la valutazione di mercato, l’analisi comparativa e tantomeno il piano commerciale personalizzato per il loro immobile.
Per l’amor del cielo, anche io stavo vendendo casa mia qualche mese fa…e so che si compra con il sacrificio di una vita, quindi non li biasimo.
Ma veniamo alla storia…insomma al di là che mi sembrasse una perdita di tempo (soprattutto per me perchè loro non avevano alcuna fretta) decisi di provare ad accontentarli, o forse sapevo che con un lavoro costante e grazie ai miei report mensili sarei riuscita ad adeguare a poco a poco il valore. Infatti fu proprio così, duro lavoro mio e delle agenzie esterne con cui collaboro per la vendita (che mi diedero della pazza ad aver acquisito quell’immobile), che da un prezzo esposto di € 420.000 si passò € 368.000 (contro un valore reale compreso tra i € 290.000 e i €310.000)… ma un passo avanti, e che passo, lo avevo fatto. Potete tutti immaginare, anche i non operatori che leggono questo articolo, anzi ci si poteva proprio scommettere che non arrivava neanche una telefonata, un e-mail, nulla di nulla, nessun tipo di interesse neanche lontanamente per questo immobile.
I proprietari sono miei conoscenti e non me la sentivo di lasciarli allo sbando, qualcuno doveva guidarli, consigliarli…ma veramente mi vergognavo a portare la scheda ad altre agenzie per la collaborazione. Ma dovete sapere che il peggio era ben altro: OGNI VOLTA CHE LI INCONTRAVO (e li incontravo spesso per caso, cavicchio) e OGNI VOLTA CHE ANDAVO PER IL REPORT MENSILE era proprio difficile che non mi chiedessero almeno qualche decina di migliaia di volte “Ma come mai non chiama nessuno? Perchè non piace a nessuno casa nostra?”
Finalemente un giorno decisero, quasi anche discutendo tra di loro, di adeguare ancora un pochino a € 358.000 il prezzo della casa. Signori! Quel giorno ero così entusiasta del risultato che mi sono fiondata in macchina carica di entusiasmo e scalpitando dal desiderio di cambiare il prezzo dell’immobile IMMEDIATAMENTE su tutti i siti, giornali, volantini, locandine, insomma subito e dovunque. Ecco! Quel giorno tra i vari portali che utilizzo (e sono davvero molti) ce ne fu uno dove per errore comparì a € 338.000. ERRORE MIO, ma la cosa scocciante (o così pensai al momento) fu che me ne accorsi perchè un potenziale acquirente chiamò subito nei giorni successivi per visionare quell’immobile.
Il primo e il secondo minuto…stordimento…ma come chiamano proprio per questo immobile? Non potevo crederci, il terzo minuto si passò dallo stordimento a pestarmi il piede destro sul sinistro…come 338.000 euro?
Bene questo potenziale cliente con insistenza mi disse “Ho fretta di comprare!” e io nella mia testa “ma ci sono tanti immobili, proprio questo…e proprio su questo maledetto sito internet dovevi vederlo” e poi “cosa dico ai proprietari”. Insomma con difficoltà ascoltai le parole di questo cliente, la mia mente era ormai avvolta in un turbinio di domande, tra le quali la più semplice fu una risposta che mi diedi “CHIAMA I PROPRIETARI E SPIEGA L’EQUIVOCO!” E “FORZA, NON HAI MICA AMMAZZATO NESSUNO”
Insomma fissai l’appuntamento e chiamai i proprietari della casa, che non furono particolarmente felici, almeno in quel momento. La cosa fantastica fu che l’immobile risultò interessante e proprio in questo momento ne sto gestendo la trattativa.
MORALE DI QUESTA STORIA…IL CLIENTE AVREBBE CHIAMATO UGUALEMENTE VEDENDO UN PREZZO SUPERIORE AL VALORE E SOPRATTUTTO AL SUO BUDGET DI SPESA? La risposta stabilitela voi. Auguro le migliori soddisfazioni a chiunque di appresta a realizzare il suo desiderio immobiliare.
martedì 13 gennaio 2009
Casa Bianca in vendita. Ma è la copia

venerdì 9 gennaio 2009
mamma, forse ho visto troppe case in vendita!!
Nel precedente post ho raccontato di come l’ andamento delle trattative e delle compravendite degli ultimi mesi abbia spinto molti acquirenti a “guardarsi intorno” molto di più di quanto si facesse precedentemente… ora vediamo il rovescio della medaglia
Oggi pomeriggio ho avuto un lungo ed interessante colloquio telefonico con R., la ragazza di F., una coppia che negli ultimi mesi ho provato (work in progress) ad aiutare a trovare la “casa giusta”… abbiamo visto di tutto: il mini appartamento ipertecnologico nel maxi condominio-albergo, la cascina ristrutturata, grande che più grande non si può e col suo bel giardino, il piccolo attico con il terrazzo vista a campo aperto dal monte bianco al Resegone, il condominio dei vips con piscina, campo da tennis e portiere multilingua, l’ appartamento col maxiterrazzobarbequetipofestadellabirra, e infine lui, l’ appartamento più ammirato e desiderato del piccolo centro brianzolo, quello in stile liberty che domina da un lato la piazza della chiesa e, dall’ altro, quella del comune… risultato? “Forse ci orientiamo su un affitto!” tutto sommato è facile confondersi le idee e, continua, “in effetti a quest’ ora speravamo già di aver comprato ed ora mi sento di aver perso solo tempo”.
Non è così o meglio, può non essere così. Questa è una situazione tipica, ma può servire. Il tempo dedicato a vedere tante case può considerarsi perso se non lo si capitalizza con delle riflessioni e delle analisi attente. Vi do un piccolo e semplice esercizio, carta e penna, possibilmente due separate se siete in due e tre belle colonne: prima colonna scrivete per bene qual è il vostro obbiettivo come la volete questa casa? Cosa è assolutamente importante che abbia e cosa non vorreste mai trovare? Entro quando vorreste prepararci la vostra prima cena (la prima, tra l’ altro si sa, è una delle più emozionanti: pizza al taglio e le mani sporche di vernice)? Seconda colonna, ogni obbiettivo ha il suo scopo (?): perché è così importante per voi comprare questa casa? Volete sentirvi più sicuri? Volete costruire delle basi per il futuro? Non volete più perdere soldi? È per il vostro secondo figlio? Perché? Cosa volete raggiungere con questo acquisto? Colonna numero tre (la più bella): come vi fa sentire immaginare di vivere la risposta alle domande della seconda colonna? Mi spiego se nella colonna numero due avete scritto che volete comprare una casa per non litigare più con vostro cognato, che è il direttore della banca dove state, un po’ alla volta, perdendo tutti i vostri investimenti, descrivete come vi sentirete quando gli direte: “alla faccia tua!”, che emozione proverete?
Chiaramente mi auguro che nella terza colonna ci scriviate qualcosa di più emozionante. Ora ripensate, ad una ad una, a tutte le case che finora avete visto; focalizzatele nella vostra mente e provate ad accostare questa immagine al pensiero della terza parte dell’ esercizio, ce n’è qualcuna che si abbina bene? Probabilmente si. Ecco quella è la casa che vi farà sentire bene! E se invece il giochino non riesce con nessuna allora saprete che comunque non avete perso del tempo e dovrete continuare a cercare, prima o poi il foglietto non vi servirà più e, probabilmente, lo capirete scavalcando uno zerbino… Il petrolio è prezioso, ma si trova scavando.
E per quanto riguarda i miei cari F ed R? Cari miei ci ho pensato, di affitto non se ne parla proprio, ci vediamo settimana prossima, con calma e con un caffè in ufficio da me, carta e penna e si vedrà!
Se qualcuno vuole condividere con me (e con gli altri, dato che siete già passati di qui in una settantina nelle prime 72 ore!) il suo foglietto può inviarmelo su aciaccio@magnumgroup.it, a me farà davvero molto piacere.
mercoledì 7 gennaio 2009
a pensarci prima avrei venduto più in fretta
l’ andamento delle compravendite immobiliari nel 2008 è stato differente rispetto al 2007; anzi è mutato profondamente anche nel corso dell’ anno. meglio prendere dei piccoli provvedimenti per rendere efficace la vendita del proprio bene.
il 2008 è sicuramente un anno che rimarrà per molti aspetti nella storia, vero? non c’è nemmeno bisogno di elencarne i motivi, ed analizzando come il 2008 ha segnato il settore immobiliare si può aprire un capitolo vastissimo; quello che voglio trattare in questo articolo è: cosa ha significato questo per la maggior parte delle persone? a chi è capitato, nel corso dell’ ultimo anno, di avere maggiore difficoltà a vendere una casa o un’ attività di quanta se ne aspettasse? e chi, soprattutto, all’ alba del nuovo anno, deve ancora completare la propria opera iniziata mesi fa?
È il caso di prendere qualche piccola precauzione, mettere a frutto l’ esperienza di molte persone che si trovano nella stessa condizione, e, soprattutto, “copiare” chi la propria situazione l’ ha risolta, ovvero ha venduto il proprio bene.senza voler scendere nei particolari che hanno generato a livello internazionale l’ attuale situazione, possiamo generalizzare dicendo che negli ultimi mesi c’è stata per gli istituti di credito, vero e principale “motore” dell’ economia immobiliare privata, un’ impossibilità nel reperire liquidità, determinando un’ inversione di tendenza delle banche degli ultimi mesi per la concessione dei crediti al consumo, dei leasing e, soprattutto, dei mutui per l’ acquisto. questo, insieme all’ aumento dei tassi di interesse (che ora stanno vivendo, per fortuna, un nuovo calo) ha limitato il numero e la capacità inteso come “potere d’ acquisto” degli acquirenti.
tutto questo cosa significa? in cosa si traduce? vuol dire che una coppia media di trentenni, con uno stipendio fisso di circa 1.200€ ciascuno e con 10-15.000€ in banca nel 2006 trovava le porte aperte in qualunque banca per ottenere un mutuo a tasso variabile, per 30 anni, con una rata che oscillava tra i 740€ e gli 800€ al mese per un totale di circa 180.000€. questo avrebbe consentito tranquillamente alla coppia di acquistare un appartamento di tre locali di circa 100mq con un box nelle maggior parte dei comuni italiani.
se la stessa coppia si presentasse oggi nella stessa banca troverebbe un’ accoglienza sicuramente molto diversa e, di sicuro, una minor disponibilità da parte dell’ istituto di credito che concederebbe un mutuo, sempre per 30 anni, sempre con una rata intorno agli 800€, ma per un importo complessivo intorno ai 145 – 150.000€!!
questa è la leva principale che ha azionato un volano che ha portato, complessivamente, ad un aumento di “prodotto” presente sul mercato (mediamente tra l’ 11 ed il 14% in più degli ultimi 12 mesi – fonte replat.it). quindi chi oggi vuole acquistare una casa ha più scelta e meno soldi da spendere e quindi cosa fa? cerca di scegliere con più cura, cerca con più attenzione, focalizzando la propria attenzione su quegli appartamenti che offrono un reale beneficio rispetto agli altri in vendita nello stesso quartiere o nello stesso comune.
volenti o nolenti alcuni proprietari negli ultimi mesi si sono trovati, negli ultimi mesi, a fornire inconsapevolmente ai loro acquirenti il migliore ed il più apprezzato beneficio: il risparmio! molte persone infatti, stanche di tanti mesi di visite di potenziali acquirenti poi spariti nel nulla, di telefonate a tutte le ore del giorno o, ancora peggio, vedendosi avvicinare la consegna della casa nuova acquistata in costruzione e temendo per la caparra versata hanno iniziato ad avere una atteggiamento “aggressivo”, mettendo in primo piano l’ esigenza temporale rispetto a quella economica. molte di queste persone si sono trovate a vendere quindi il proprio appartamento accettando una riduzione del prezzo; la media nazionale parla di una differenza di un -14% tra il prezzo richiesto e quello effettivamente realizzato, guarda caso la stessa riduzione che ha avuto, nel proprio potere d’ acquisto, la coppia media di cui abbiamo parlato prima.
è più giusto, a questo punto, parlare di un adeguamento dei prezzi piuttosto che riduzione. lo stesso fenomeno riguarda anche le società di costruzioni. qual’ è a questo punto il panorama che si prospetta a chi deve vendere un immobile oggi? alla luce di questa rapida analisi io credo che si debba considerare assolutamente positiva. mi spiego. ci sono due alternative: ipotizziamo di dover vendere una casa o un ristorante (la dinamica è molto simile) da 200.000€, quello che posso fare oggi è continuare per la mia strada e, probabilmente, trovarmi a fare parte della media nazionale tra 6/8 mesi e vendere, diciamo tra luglio e novembre, al 14% in meno, ovvero a 172.000€ oppure posso decidere di anticipare i tempi ed “adeguare” il prezzo del mio bene, diciamo del -7% (tutto sommato non è una percentuale molto grande, immaginate di trovare un indumento in saldo con scritto -7% sul cartellino, probabilmente non attirerebbe minimamente la vostra attenzione!!) e stabilire fin da subito il nuovo prezzo per il vostro bene a 186.000€. se comunicaste questa vostra decisione al vostro agente immobiliare o modificaste le vostre inserzioni sparse su internet e sui giornali, probabilmente avreste un impulso positivo in termini di contatti, di visite e, soprattutto, di trattative. Provare per credere.
tutto questo perché? abbiamo detto che in questo momento c’ è molta scelta di prodotti in vendita e probabilmente nel nostro quartiere ci sono altre 3 o 4 case come la nostra in vendita ed abbiamo detto anche che in questo momento chi vuole comprare una casa (ossia la persona che stiamo cercando con tutti i nostri sforzi) si guarda molto intorno finche non trova quella casa con quel plus, quel beneficio che le altre non presentano. ecco che allora probabilmente le altre 3 o 4 case del vostro quartiere resteranno a lungo in vendita per molto tempo ancora, aspettando che se ne aggiungano altre, mentre noi venderemo, probabilmente entro la fine di febbraio, magari proprio spiegando agli acquirenti cosa ci ha spinti ha prendere questa decisione (vedrete che lo apprezzeranno) perché, rispetto agli altri ci siamo adeguati al cambiamento, abbiamo saputo leggere la situazione attuale a nostro favore, esattamente come molto spesso facciamo in altri ambiti della nostra vita, ma che con più difficoltà consideriamo quando trattiamo ciò che molto spesso è il bene con più valore per noi.
Saranno uno spunto prezioso e gradito sia i vostri commenti che le vostre domande.
comprare e vendere case o attività?
la compravendita di ciò che più ci coinvolge richiede impegno… e risorse. l’ obbiettivo di questo blog è fornire la giusta informazione a riguardo.
6 Gennaio 2009, ore 1.19, nasce il nuovo blog con l’ intenzione decisa di raccogliere consigli, riflessioni, esperienze, criticità ed opportunità legate al mondo delle compravendite immobiliari, di case ed attività, alle trattative e a tutte quelle cose che spesso ignoriamo, ma che talvolta, per fortuna, ci troviamo ad affrontare nel tentativo di andare incontro ai nostri più grandi sogni.
per argomenti e suggerimenti aciaccio@magnumgroup.it